Agenzia immobiliare.
Martedì ricevo la telefonata da un cliente interessato all’annuncio di un appartamento in vendita a €50.000 (prezzo già molto basso per essere al centro di una piccola città universitaria)
Fornisco tutte le informazioni del caso e specifico che in questo momento è in affitto ancora per 3 mesi ad uno studente universitario.
“Troppo piccolo!” (60mq non proprio un buco)
Chiede se ho altro, allora comincio a parlargli di un’altro appartamento più grande nella stessa zona. Mi blocca. Forse è meglio parlarne di persona, verrà in città questo sabato mattina e fissiamo quindi un appuntamento in agenzia alle 9.30.
Sabato mattina 9.30.
Mi dice: ripensandoci, vorrei maggiori informazioni sull’appartamento, quello in affitto allo studente. E così tra un “Ma schifo quel bagno” e un “Che scandalo la palazzina” e:
“Andiamo a vederlo ora!” (Neanche un si può? Per favore?)
“Veramente, non possiamo adesso… avrei dovuto avvisare l’inquilino. Se avessi saputo mi sarei organizzata.”
“Ma io così ho fatto un viaggio a vuoto!”
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