Gastronomia gluten free, Venerdì, telefona la signora Rossi e con la consueta grazia che la contraddistingue, esordisce :
“Per domani , mi devi preparare un profiterole piccolo e due ciabattine di grano saraceno per il mio nipotino. Mi raccomando, a mezzogiorno in punto, altrimenti faccio tardi.”
“Va bene, ci vediamo domani.”
Sabato, ore 12.30
La mia collega sta servendo alcuni clienti ed io, in laboratorio , sto preparando la gastronomia per il banco, che nel frattempo era quasi terminata, un ordine di lasagne , panini e dolci che mi era stato fatto tramite moovenda, sto sfornando il pane e friggendo i suppli’, il tutto con l’aiuto della mia apprendista.
Con la coda dell’occhio, vedo entrare la signora Rossi, che alla vista di 3 persone in attesa prima di lei, si agita notevolmente. Mentre porto dei tramezzini al banco, cerca di attirare la mia attenzione, io la saluto e continuo a fare le settordici cose che avevo iniziato. Dopo pochi minuti si affaccia la mia collega e mi chiede quale sia il pane della signora, la quale passeggia avanti e indietro nel negozio imprecando come uno scaricatore di porto, e se ho il resto di 50 €. Chiedo all’apprendista se può andare a cambiare i soldi al bar accanto e mentre li prende (mi è stato riferito poi) la signora le urla in faccia “Che p***e!!!”. Finalmente prende il resto ed esce.
Tutta la scena crea notevole imbarazzo ai presenti.
Sabato, ore 18.00, torna la Signora, le mie colleghe sono andate via da un pezzo.
“Buonasera, sono venuta a fare un reclamo.”
Sto per rispondere che l’ufficio reclami chiude alle 17.00, ma lei inizia a sbraitare:
“Oggi mi ha fatto fare tardi, le avevo detto che mi serviva il dolce alle 12.00!”
“Alle 11.30 era già pronto.”
“Quando ha visto che ero in ritardo doveva venire lei a servirmi!”
“Avevo molto da fare, poteva chiedere ai clienti in fila prima di lei se la facevano gentilmente passare avanti.”
“A proposito, la sua dipendente è stata molto scortese con me.”
“Ai miei collaboratori ho sempre detto che, la prima regola qui , è quella di essere gentili, educati e pazienti con la clientela.”
“Ah si? Le ho chiesto se avesse lei i soldi per darmi il resto invece di farmi perdere altro tempo, e lei sa cosa mi ha risposto? “Non sono mica un bancomat”
“Questa è la seconda regola del negozio.”
“E quale sarebbe?”
“Rispondere sempre con una battuta ironica ai clienti arroganti e maleducati.”
“Ha perso una cliente!”
“Superato il trauma iniziale, me ne farò una ragione.”
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