Aveva prenotato online, selezionando ceretta total body con precisione chirurgica, e aveva anche lasciato una nota: “non uso anestetici, alta soglia del dolore”.
Le altre clienti di solito entrano nella cabina e fanno qualche battuta sul dolore, ridono, si rilassano un minimo.
Lei no.
Lei ha mantenuto la postura di una statua fino al lettino.
Si è sdraiata con compostezza, dicendo con tono fermo e quasi scocciato che “certe cose, se sei abituata, non le senti neanche”.
La prima striscia è andata via liscia, letteralmente.
Ha fatto un respiro, niente più.
La seconda ha prodotto un movimento involontario delle dita del piede.
Alla terza ha iniziato a stringere le mani.
Non ha mai detto niente.
Non ha mai chiesto di fermarmi.
Ma a un certo punto — mentre passavo alla zona più sensibile — ho notato che stava piangendo.
Non un pianto rumoroso o disperato.
No, lacrime silenziose, controllate, quasi negate, come se il suo stesso corpo la stesse tradendo piano piano.
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