[Andrea – consulente polizze]
[Chiara – back office]

Andrea:
Ciao Chiara. Dimmi che sei libera, perché ho appena finito con un tizio che merita almeno un minuto di sfogo.

Chiara:
Eccomi. Hai l’aria stanca.
Dimmi tutto.

Andrea:
Arriva, si siede e mi guarda come se dovesse vendermi qualcosa lui.
Dice: “Ho letto bene la mia polizza, quindi andiamo dritti al punto.”
E già lì ho capito.

Chiara:
Classico.
Fammi indovinare: non l’aveva letta?

Andrea:
No no. L’ha letta su un blog.
Dice che secondo “una fonte affidabile” ha diritto al rimborso anche se ha lasciato l’auto in folle su una salita “perché era parcheggiata in zona pianeggiante secondo Google Maps”.
Giuro. Google Maps.

Chiara:
No dai.

Andrea:
Sì.
E poi se l’è presa perché “l’incidente è colpa dell’inclinazione della strada, non sua”.
Mi ha detto: “Dovreste assicurare anche contro queste cose”.

Chiara:
Mi sto mordendo la lingua.
Ti prego dimmi che gli hai fatto firmare qualcosa.

Andrea:
Certo. Ha firmato.
Ma prima ha chiesto di inserire una nota in cui dichiarava che “non è d’accordo con l’esistenza della clausola sull’incuria”.