Aneddoto accaduto anni fa.
Situazione: bar ore 03:00 al termine di una giornata campale per un festival culturale importante, che attrae migliaia di persone.
Entra una signora che si scusa per l’ora, (se ne erano andati quasi tutti e stavamo giusto iniziando le pulizie) dicendo che però aveva molta fame. Faccio subito notare che purtroppo era rimasto davvero ben poco, in risposta al suo “Tutto qui?”. Punta subito col dito il vetro dicendomi “Vorrei, quel panino al prosciutto cotto”.
Do una rapida occhiata, pur sapendo bene che non ne avevamo più. E qui comincia, il dialogo più assurdo che mi sia capitato.
“Mi spiace davvero, ma di salato è rimasto quasi niente, solo un paio di tramezzini al tonno, ma ho anche una piadina con formaggio e prosciutto crudo. Se va bene gliela scaldo subito.”
“No no, il crudo poi mi fa sete tutta la notte. Mi dia quel panino lì”.
E continua ad indicare, ma se qualcuno ha una vetrina a più piani col vetro bombato, sa che spesso, non vi è corrispondenza visiva con quello che viene indicato dall’altro lato. Per essere certa non mi stessi sbagliando, inizio ad ispezionare attentamente i vari vassoi, ma non era difficile, visto che erano quasi tutti vuoti. Vedo un piccolo sandwich e pensando che si riferisse a quello, proseguo:
“Oddio! mi scusi, forse la stanchezza mi appanna la vista. Ok…ecco il sandwich ma c’è salame, va bene lo stesso?”
LEI con un inizio di stizza: “Va bene che è stanca, ma se le dico che voglio quello col cotto, lei me ne rifila uno col salame?”
“Signora, scusi ma io non lo ved…”
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