Assisto a queste scene da spettatrice: sono in una sala d’aspetto ed arriva il ragazzo a ricaricare le macchinette.
“Avete accorciato i prodotti?”
“Abbiamo cambiato i bicchieri”.
“No! Avete accorciato tutti i prodotti!”
“È cambiata la forma dei bicchieri, vede? I vecchi erano più stretti, i nuovi hanno il fondo molto più grande, le sembra meno ma la quantità è la stessa”.
“No, prima il caffè arrivava alla quinta riga, ora alla terza”.
“Perché sono più grandi”.
“Facciamo una prova”.
Il ragazzo fa il caffè nel bicchiere nuovo e lo travasa nel vecchio:
“Vede? È come le dicevo”.
“Sarà… Inutile discutere, tanto avete sempre ragione voi”.
Passano 5 minuti.
“Possiamo prendere il caffè?”
“No mi spiace, la sto caricando”.
“Quanto ti ci vuole?”
“Dieci minuti, un quarto d’ora”.
“Seeeee no, troppo tempo, entro cinque minuti al massimo devi finire”.
“Vuol caricarla lei così ci mette meno?”
“Io? No no, non so nemmeno da che parte si comincia, non è il mio lavoro”.
Appunto…