Anno 2009, stavo vendendo un meraviglioso appartamento di mia proprietà, recente costruzione e rifinito davvero molto bene.
Feci tutto senza agenzia.
Arriva lui, gentilissimo e distinto signore di 65/70 anni ben portati, voleva regalare un appartamento alla figlia separata la quale oltre a non avere un lavoro e nessuna voglia di lavorare aveva due figli da 2 matrimoni precedenti.
Vabbè, questo è un dettaglio che a me non interessava assolutamente, ma che alla fine del racconto mi ha spiegato tante cose.
Bene, appartamento confermato, a lui piace molto, lei lo vide solo da foto e le piacque.
Ci mettiamo d’accordo per notaio, banche, carte, tutto il corollario, così prendiamo gli appuntamenti ed elimino l’inserzione nonché telefono agli altri interessati che l’appartamento non era più disponibile. Vista la fretta nel concludere la compravendita non ho nemmeno chiesto la caparra.
Ebbene… Finalmente ho purtroppo conosciuto la figlia….il giorno prima dell’appuntamento col notaio, IL GIORNO PRIMA STRAMALEDETTA, era una domenica e si presenta senza nemmeno avvisare che voleva visionare l’appartamento.
Vaaaaaaa bene, glielo mostro, subito innamorata e contenta: “Ok, va benissimo” penso io.
Finché non mi fa una domanda strana…
“Ci sono cabine elettriche nelle vicinanze?”
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