Mio padre fa i mercati nel periodo di Natale , sono andata ad aiutarlo.
Arriva una signora che vuole un chilo di baccalà, del taglio più spesso nonché il più caro, 10€ al kg.
Prendo un filetto, lo peso, sono 900 grammi, comunico il peso alla signora che fa:
“No, ne voglio uno più grande.”
Prendo un altro filetto, lo peso, poco più di un chilo, prezzo 11,30€. Comunico il peso, incarto la merce e nel porgerla alla signora, le dico il prezzo.
Lei fa:”11€? Non si potrebbe fare 10?”
Io, animata dalla mia misantropia e dal disgusto per tale sfoggio di poraccitudine, rispondo con un “NO” secco (se non hai i soldi, ho pensato, prendevi il filetto da 900 grammi, che costava meno) lei si gira verso mio padre, che acconsente.
Lei paga e se ne va con più di un kg di baccalà pagato 10€.
Chiedo spiegazioni al genitore, che mi risponde:
“Sono qui dalle 05:00, non ho voglia di litigare”.
Lo capisco, ma personalmente ancora mi brucia.
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