UN TAVOLO DI CLIENTI SUPER COOL CHIEDE AL TITOLARE DI POTERSI COMPLIMENTARE CON LO CHEF.
MI ASCIUGO LE MANI VELOCEMENTE E ORGOGLIOSISSIMA ESCO IN SALA.
“AH, GRAZIE SIGNORINA, MA VOLEVAMO PARLARE CON LO CHEF”.
“SÌ, SONO IO. SONO FELICE CHE ABBIATE GRADITO”.
“SÌ… GENTILISSIMA, MA NON POSSIAMO DIRLO DIRETTAMENTE AL CUOCO?”.
(E DAI!) “LO STATE FACENDO. SONO IO”.
“SÌ, SÌ. LEI È MOLTO CARINA, MA VOLEVAMO CONOSCERE IL CUOCO VERO”.
“CE L’AVETE DAVANTI…” (INSIEME A UN NUMERO IMPRECISATO DI PROBLEMI. VOSTRI SIA CHIARO).
“OK… CAPIAMO BENISSIMO CHE SIA IMPEGNATO E NON POSSA LASCIARE LA CUCINA. RIFERISCE LEI?”.
“GUARDI, COME SE L’AVESSI GIÀ FATTO”.
“CHE GENTILE CHE È SIGNORINA!”.
“ANZI… VEDO SE SI È LIBERATO E VE LO CHIAMO”.
HO CONVINTO (NON SENZA MINACCE) LO STAGISTA DI 18 ANNI A USCIRE.
È TANTO UN CARO RAGAZZO MA NON SA FARE UN UOVO SODO SENZA FERIRSI, DANNEGGIARE COSE E PERSONE O RISCHIARE LA VITA IN MODI FANTASIOSISSIMI E ORIGINALI.
SI SONO COMPLIMENTATI TANTISSIMO!
Lascia un commento