Lavoro in una gioielleria.
Due mesi fa arriva una ‘cliente’ che, in realtà, non ha mai acquistato nulla. Mi dice di voler vedere un rosario, gliene mostro alcuni disponibili ma ovviamente nessuno era di suo gradimento. Mi chiede allora di vedere un catalogo e indica un modello che non avevo, chiede il prezzo e mi dice:
“Bene, adesso ordinarmelo e mettimelo da parte, così al mio compleanno vengo a prenderlo.”
“Va bene signora, mi lascia un acconto e io la chiamo appena mi arriva.”
Lei storce la faccia e mi urla:
“Perchè vuoi l’acconto?! Non ti fidi di me?!”
“Non è che non mi fidi di lei, è la nostra politica, facciamo così con tutti i clienti.”
“Ma io vengo sempre da voi, come ti permetti?! Non ho intenzione di dare nessun acconto!”
Per fortuna avevo la mascherina, altrimenti avrebbe visto la mia faccia sconvolta, ma volevo evitare discussioni.
“Mi dispiace ma non posso proprio fare diversamente.”
“Io adesso non ho soldi con me però! Senti, ma ti arriverà lo stesso con la nuova collezione?”
“Beh sì, ma non potrò metterlo da parte.”
“Perfetto, ti lascio il mio numero, così quando arriva mi chiami e vengo a prenderlo.”
Acconsento ma le sottolineo più volte che non lo metterò da parte senza acconto e che se non verrà in tempo potrebbe anche non trovarlo. Lei mi dice che va bene e che correrà appena riceverà la chiamata.
La settimana dopo arriva la collezione, la chiamo e lei mi dice che verrà nel pomeriggio. Ovviamente non è venuta.
Esattamente ieri, dopo due mesi, è venuta a reclamare il rosario.
“Sono venuta a ritirare il rosario che mi avete messo da parte.”
“Signora le avevo detto più volte che non lo avrei messo da parte senza acconto e l’ho anche chiamata quando mi è arrivato, come mi aveva chiesto.”
“E quindi non lo avete più?!”
“Sono passati due mesi, no, non c’è più.”
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