Arriva una signora con un paio di pantaloni di felpa neri di nota marca.
“Buongiorno, deve proprio aiutarmi. Ieri mia figlia ha sporcato questi pantaloni appena comperati e pagati una cifra, con della cera, io ci ho subito dato dell’acqua calda come letto su internet.” (usando un tono come se glielo avesse detto un guru).
Non rispondo subito, prendo il pantalone e lo guardo: È disseminato di macchie di scoloritura chiare, lo giro al rovescio e le macchie sono passate anche lì quindi guardo la signora.
“Mi auguro che non si sia stinto.”
“Ma io l’ho letto su internet.” (sempre con quel tono del -ma me l’ha detto il guru-)
“Ma lei signora lo sa quante cialtronerie sono scritte su internet? Una ragazza ha sporcato con del lucidalabbra liquido una borsa e ci ha dato dell’aceto…”
(manco mi ha fatto finire di parlare)
“Ed infatti se non si ha l’aceto va bene anche l’alcool.” (tutta sorridente carica come una molla)
“Infatti l’ha scolorita, ed ha speso 60 euro per ridarle colore e farla tornare portabile. Anche la sua borsa era nuova, aveva 20 giorni di vita.” (finalmente la vedo sbiancare, chissà che il mio anti-internet non sia servito a qualche cosa, mentre fisso il pantalone disseminato di macchie di scoloritura.)
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