HO FATTO DAI 21 ANNI AI 28 L’AUTISTA PRIVATA.

ORE 6 DEL MATTINO:
MI PRESENTO IN DIVISA (GIACCA E CRAVATTA) CON IL CARTELLO CON SCRITTI I NOMI DELLE PERSONE CHE DOVEVO ACCOMPAGNARE PRESSO UNA DITTA, NOSTRA CLIENTE.
PER ESSERE ALLE 6 IN AEROPORTO MI SONO ALZATA ALLE 4 E OVVIAMENTE NON SONO ANDATA A LETTO ALLE 8 LA SERA PRIMA… PERCHÉ IL NOSTRO LAVORO NON PREVEDE ORARI NORMALI!
ARRIVA IL VOLO E IO MI METTO DAVANTI ALLA PORTA DEGLI ARRIVI IN MODO CHE GLI OSPITI MI POSSANO VEDERE, CON IL CARTELLO IN MANO. ESCONO POCHISSIME PERSONE E NESSUNO SI FERMA DA ME, QUINDI ATTENDO. TENTO DI CHIAMARLI MA NESSUNO RISPONDE.
ASPETTO CHE LA DITTA, NOSTRA CLIENTE, APRA PER POTERLI CONTATTARE.

ORE 7:30:
LA SEGRETARIA MI RISPONDE DICENDOMI CHE I SUOI OSPITI SONO ARRIVATI IN TAXI E SI È STUPITA DI NON AVERMI VISTO.
MI SONO FONDATA PRESSO IL MIO CLIENTE PER CHIARIRE E HO CHIESTO CHIARIMENTI DIRETTAMENTE AGLI OSPITI. PER EVITARE DI PERDERE IL CLIENTE.

LA LORO RISPOSTA È STATA:
“TI ABBIAMO VISTA. MA UN’AUTISTA DONNA CI FACEVA STRANO”.

LA SEGRETARIA IMBARAZZATA, LA TITOLARE DELLA DITTA A OCCHI SBARRATI… IO INCAVOLATA NERA.
NEL 2016… NON MEDIOEVO…