Vigilia di Pasqua 2017, Fioreria.
Sono ormai le 19 e intravedo quasi l’orario di chiusura, che sembra un’utopia, dopo tutta una settimana intensa, passata a confezionare piante, fiori, cestini e regalini vari ed eventuali per Pasqua.
L’atmosfera è allegra e ogni cliente che arriva al banco confezioni viene poi salutato gentilmente da noi con un “buona Pasqua!!” o ancora “buone Feste!”
E io, ormai stanca e rimbecillita, saluto una dolce vecchina, venuta a ritirare il suo cestino fiorito, con una bruttissima unione dei due saluti che ormai sto ripetendo in loop da tutta la settimana: “Buona Peste!”
Se n’è andata guardandomi male.
Ogni tanto ripenso a quella povera vecchina…mi sento ancora in colpa.
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