Hotel.
Calda giornata estiva, dalla porta d’entrata vedo arrivare una signora che dice di avere una prenotazione per lo stesso giorno.
Immediatamente controllo nel planning, ma non trovo alcuna prenotazione a suo nome.
Gentilmente le chiedo: “Scusi, signora, saprebbe dirmi su che sito ha prenotato?”
Lei, con tanta frustrazione, mi dice il sito.
Ricontrollando, la prenotazione risulta essere inesistente.
La signora inizia ad agitarsi sempre di più, a sbraitare e ad accusarmi di non saper fare il mio lavoro.
Cercando di mantenere la calma, rispondo alla signora che non è arrivata alcuna prenotazione a suo nome e inizio a domandarle se sia sicura di aver seguito tutti procedimenti per effettuare la prenotazione correttamente.
Lei non ci sta, inizia a sbraitare davanti a tutti, con tanto di 4 check-in in coda, che ormai stanno aspettando da 15 minuti. L’unica soluzione è chiamare il sito.
Compongo il numero e dopo aver segnalato il problema all’operatore, troviamo la soluzione: la signora ha prenotato in un hotel con lo stesso nome, ma di un’altra città.
Con nonchalance se ne va non prima di dirmi: “Molto gentile, signorina, arrivederci.”
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