Periodo natalizio, sto facendo la promozione di un robot da cucina e accanto a me ci sono svariate altre promoter, tra cui quella di una nota marca di macchinette da caffè: la mia postazione è proprio accanto alla sua e, poco distante, c’è l’espositore di una marca concorrente di macchinette.
Entra una coppia di mezza età, accompagnata da una signora (che scopriamo a breve essere la madre della donna) che li segue con aria a dir poco estasiata, osservando a bocca aperta tutto ciò che la circonda: telefoni, grandi e piccoli elettrodomestici, articoli per la casa.
I tre si fermano dalla promoter della macchinetta e cominciano a parlare di un possibile acquisto, facendo anche confronti con la marca concorrente e ragionando su quale delle due macchinette converrebbe comprare.
Nel bel mezzo della discussione, la signora più anziana, che nel frattempo aveva continuato in silenzio ad ammirare ciò che aveva attorno, si riprende, guarda la figlia ed esclama: “Ma tesoro, prendile tutte e due le macchinette, no?! Tanto costano un euro, COSTA TUTTO UN EURO!!”
Unieuro.
La signora pensava che tutti gli articoli presenti in negozio costassero un euro.
Tanta tenerezza.