Negozio di scarpe e abbigliamento, dialogo fra una collega e una cliente.
“Ma la signorina ti appartiene?”
(Voleva sapere se, per caso, io e la collega sopracitata fossimo parenti.)
“No.”
“Ma è una lavoratrice fissa qui? Perché sa, io ho avuto una mia attività in cui ero a contatto con i clienti, quindi potrei essere una buona commessa, no? Se per caso dovesse servire una terza persona, mi terrebbe in considerazione? O come seconda…”
“Certo.”
“Perché sa, questa ragazza potrebbe trovarsi un fidanzato e sposarsi anche domani; o trasferirsi alle Hawaii; o trovare un lavoro migliore come attrice, o anche indossatrice, o modella facendo una piccola dieta! Mi tenga in considerazione allora, ciao!”
24 Gennaio, 2021 alle 1:49 pm
Mi ricorda qualcuno…
Entra una signora in negozio con tanto di prole (uno ma che faceva per 3000) e, dopo essere riuscita a staccarlo dalle librerie a parete, mi metto con lui a giocare.
Nel frattempo la genia pensa bene di informarci di tutti i malanni del demone, compresa la 5a o 6a malattia ancora in atto. E comincia ad elencare i soggetti a cui non deve avvicinarsi (ma sei scema? Deve stare in quarantena non lui si e lei no!) al che, di scatto mi allontano e lei mi guarda compassionevole e mi fa: tesoro se sei incinta il tuo posto è a casa con tua madre, non a lavorare. Le rispondo che sono cardiopatica non incinta e lei, alla capa: “ma ti fa bene agli affari prendere una qualunque che sembra pure incinta tanto è storta?” Meno male che la capa quella volta mi ga difesa