Cinema, Inghilterra.
Questa volta non sono dietro la cassa, sono al piccolo supermercato di zona. Indosso i jeans e una maglietta di Assassin’s Creed, con il mio cestino sto davanti al frigorifero dei formaggi. Come sempre, cerco invano il parmigiano che non c’è mai (la speranza è l’ultima a morire) e mi preparo mentalmente al futuro acquisto del famoso Cheddar. Alle mie spalle, sento una voce.

Ciao! Ma tu lavori al cinema!
È un piccolo cinema di zona, più o meno ormai mi riconoscono tutti. Mi giro, sorrido.
Sì, salve.
Senti una cosa: io ho prenotato dei biglietti per martedì ma poi mi sono ricordata che ho un impegno. Me li cambi per mercoledì?
La guardo. No, non può essere seria. Non ci credo. Magari sta solo chiedendo se si possono cambiare e si è espressa male.
Sì, i biglietti li può cambiare. Se va al cinema, li può spostare a mercoledì.
Ah… e non lo puoi fare tu adesso?