Non è vero.
Guardi che non ce li regalano, li paghiamo anche noi.
Mi guarda come se io sia pazza, confabula con l’amica e dichiara ad alta voce: “La signora è più brava, perché ci fa lo sconto, torniamo quando c’è lei!”
Ora, io ho in mente il momento preciso in cui mia nonna ha aperto la scatola di ventagli nuova raccomandandomi: “Non fare assolutamente meno di 7!”, quindi riferisco che no, non farebbe più sconto nemmeno lei. La signora mi fa incartare i due da 5€.
Le faccio il pacchetto, ci metto un fiore, i nastri; lo facciamo sempre, perché ci piace che i clienti vadano via con dei pacchetti regalo carini.
Gli altri me li dai per 6. afferma, convinta.
A questo punto mi cancello dalla faccia il sorriso fintissimo che stavo esibendo: “Signora, il prezzo non lo fa lei. O li paga 7 o non glieli posso dare.”
No, dammeli per 6.
Le ho già detto che non posso.
Dai.
Cercando di restare calma, le dico che devo lavorare, che non posso stare a discutere con lei, che le ho tolto quello che potevo e le ho anche fatto il pacchetto, quando in altri negozi non scontano nemmeno tre centesimi e fanno pagare il sacchetto.
Stizzita come non mai, tira fuori il borsellino e butta in malo modo sul bancone 13 euro.
La questione adesso è questa: se lei non avesse fatto tutto il teatrino io le avrei detto “va bene così” e le avrei incartato i ventagli, ma. per tutta la cafoneria mostrata, quell’euro è diventato una questione di principio.