Appena assistito da cliente.
È la gelateria di punta della città e c’è da fare la fila per entrare, sebbene il personale sia molto efficiente nello smaltirla rapidamente.
Una delle commesse mi sta servendo, quando, alle mie spalle, arriva una signora alterata che, brandendo un cono, orfano del suo delizioso cappello gelatoso, a mo’ di fioretto, esordisce:
A mio figlio è caduto il gelato!
Le gelataie si guardano fra loro.
Gli è caduto perché era molle! È uscito che era già sciolto!
Signora, il nostro gelato è freschissimo e molto cremoso e oggi fa parecchio caldo… (Ci sono 17°)
Gli è caduto perché è tutto molle, guarda!
E mostra nuovamente l’interno del cono.
Dopo essersi guardate nuovamente, le ragazze decidono tacitamente che non è il caso di controbattere e si offrono di rifarne un altro.
Ed è a questo punto che la signora, ancor più convinta di essere dalla parte della ragione e di stare esercitando un diritto, rintuzza:
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