Sono artigiana, titolare della mia attività, ho due negozi online.
PREMESSA per far capire la tipologia di articolo: SCATOLE LETTERE 3D. Sono scatole a forma di lettera. Si compongono di una parte inferiore, che funge da contenitore (porta confetti, caramelle, biscotti eccetera), e di una parte superiore, che funge da elemento decorativo. Una lettera accanto all’altra e si possono realizzare dei nomi, da utilizzare come elemento decorativo su un tavolo, per organizzare una confettata particolare. Le realizzo a mano, in cartoncino pesante. Hanno un colore di base + grafiche applicate sopra. E sono di 3 misure: piccola, media e grande.
Ricevo una telefonata, un paio di anni fa (mi è rimasta nel cuore quella telefonata: peccato non averla registrata, l’avrei riascoltata volentieri nei momenti di stitichezza!). Tra un IAAMMM ed un UUAAA, la telefonata si svolse più o meno così:
DRIIIN
“Pronto?”
“Ah, sì ciao! (non lo so perché, ma evidentemente ispiro il TU al telefono “e vabbuò!”.) Voglio (!!!) le scatole, quelle col nome. Io sono un imprenditore di successo, ho più di 10 filiali tra Napoli e la Campania, mo ne sto aprendo altre 5 al nord e pure in Sicilia. Tu fammi il campionario delle scatole, che non lavorerai mai più per il tuo negozio, ma solo per me. Tu mi fai queste lettere, io le espongo. Ti darò tanto di quel lavoro che non saprai più dove tenere le scatole!”
(respira, Virginia, RESPIRA! OHMMMM) “Sì, d’accordo. Per quanto riguarda il campionario, di quanti pezzi ha bisogno? Cioè, per uno solo o per più punti vendita?”
“Iniziamo da uno, ma vedrai che entro pochi giorni ti manderò tanto di quel lavoro blablablahhh…”
“Sì d’accordo, tutto chiaro (inspira, espira…). Allora, io direi di procedere così: le realizzo le lettere A e B e il numero 1, nelle tre dimensioni disponibili, in tre colori e tre grafiche differenti, cos…”
MI INTERROMPE e qui arriva IL GENIO!
“NOOOOOOOOOOOOOOOOO: per il campionario mi fai il nome MARGHERITA, nella dimensione grande, tutto in colori pastello e fantasie a fiori.”
Io, che avevo già capito (DA PARECCHIO), l’antifona, gli faccio:
“Ah ok, perfetto. Allora, il campionario ha ovviamente un costo.”
“Sì, ma forse non hai capito che lavorerai così tanto che blablablah…”
“Sì, ho capito benissimo e la ringrazio. Ma il campionario si paga. Per il nome e la misura scelti il costo è di (tot) + spedizione.”
Immediatamente, il GELO. Cambia il tono di voce, ed inca**ato dice:
“Allora non vuoi lavorare! Pazienza, aiuterò un’altra ragazza.”
E chiuse la conversazione, lasciandomi tra il divertito e il “putrefatto”.
Commenti recenti