Bollettino Corona Virus n. 2734
In questi giorni di totale e assoluto rincoglionimento istituzionale, con ordinanze che si contraddicono l’una con l’altra, con gente che non sa se può girare il cucchiaino del caffè in senso antiorario senza rischiare un verbale, io macino chilometri su chilometri facendo consegne a domicilio.
La qual cosa, nonostante la fatica e gli orari impazziti, mi piace molto, potendo girare liberamente e andare in posti stupendi dove ammirare panorami incantevoli pur rimanendo in ambito locale.
Ieri sono stato a fare una consegna a casa di due sorelle, personaggi storici del mio negozio.
Sono due sagome, due signore attempate di quella tipica nobiltà di campagna inglese, simpaticissime e con quel British black sense of humour che adoro.
Arrivo col mio furgone nella loro proprietà e, dalle risate che sento provenire dalla casa, già il mio spirito si sente decisamente sollevato.
La tristezza di certe consegne ve la raccomando: gente che avrebbe ogni motivo per essere felice e appagata non fa altro che lamentarsi e puntare il dito contro chiunque.
E ovviamente la vittima sacrificale sulla quale scaricare le frustrazioni e il silenzio forzato dovuti ad una vita sociale praticamente nulla è il sottoscritto.
In questo caso, invece, già pregusto una scenetta degna di essere condivisa.
Nemmeno il tempo di posteggiare, sistemare la mascherina e mettere i guanti e già le vedo uscire dalla porta di servizio venendomi incontro.
Avete presente Adelina e Guendalina del meraviglioso cartone animato “Gli Aristogatti”??
Ecco, sono loro in tutto e per tutto.
Con quell’accento britannico old style che fa tanto fine ‘800 .
Dimenticavo, loro sono Inglesi di nascita e vivono qui da tempo immemore, ma con mio sommo piacere hanno mantenuto le tipiche abitudini inglesi.
Infatti vedo nel giardino (vista l’ora) il tavolino con il tè pronto per essere servito, con tramezzini al prosciutto e crescione, quelli con burro e acciughe, e quei meravigliosi scones con quella marmellata di mirtilli che adoro…
Peccato non poterne approfittare a causa del protocollo.
“Allora mio caro, hai portato tutto quello che abbiamo ordinato?” mi chiedono.
“Ovviamente Vostra Grazia, spero troviate tutto di vostro gradimento” rispondo.
“Ne sono certa” risponde l’altra sorella.
“Perchè intanto che preparo il carrello non ti servi una tazza di tè e assaggi i miei tramezzini?”
“Ma quali tramezzini, assaggia le mie focaccine, non quella roba rinsecchita che prepara mia sorella.”
Mi fanno morire dal ridere, se fossero marito e moglie sarebbero la reincarnazione di Sandra Mondaini e Raimondo Vianello.
“Sono desolato, purtroppo non posso accettare, ma col vostro permesso, se l’invito rimarrà valido, lo conserverò per tempi migliori.”
Nel frattempo inizio a scaricare le piantine e il resto della merce.
Sistemato il tutto, consegno la lista e controllo che non manchi nulla.
Quando arrivo alla voce piantine di cetrioli, vedo che le due sorelle iniziano a ridere.
“Ma come, hai ordinato i cetrioli corti invece di quelli lunghi? E adesso come faccio??”
E la sorella di risposta: ” Tesoro non è colpa mia se i cetrioli non ti bastano mai!!”
“Io??? Ma se sei te quella che li ruba dall’orto di nascosto!!”
“No cara,sei tu!!”
“No, tu!!”
Se uno non le conoscesse e non sapesse che si divertono un mondo a mettere in imbarazzo il malcapitato di turno con battute e doppi sensi, sembrerebbe un dialogo tra ninfomani della peggior specie.
Invece il tutto si risolve in uno sguardo d’intesa e una risata alla quale partecipo divertito anche io.
Beh che dire.
Dio li fa e poi li accoppia.
E a volte fa veramente bene.
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