Lavoro in un negozio di ottica e i miei clienti preferiti sono quelli saccenti che pretendono di saperne più di me che faccio questo lavoro da 20 anni. L’altro giorno mi è successo questo:
Buongiorno, come posso esserle d’aiuto?
Buongiorno signorina, mi si è rotto il “fusto” (tipico modo veneziano per indicare la montatura), può cercarmene uno?
Sì, certamente, vado a vedere cosa può adattarsi alla sua lente, magari trovo qualcosa da poterle dare subito.
Premetto che di solito tolgo una lente e vado in cerca della montatura. La cliente, pensando di saperne più di me, mi segue con la sua montatura e inizia a confrontarla con le altre.
Guardi questa, si adatta perfettamente alla sua lente, può piacerle?
No signorina, questa che ho scelto io è molto più bella e sicuramente si adatta di più a me.
Ma signora… Questa è più grande della sua, come potrei mettere le sue lenti su una più grande?
Ma come non si può mettere uno spessore per farla stare qua?
No signora, la sua misura 45, questa è 60.
Ecco, lo sapevo, come sempre voi commessi non volete lavorare. Andrò da un’altra parte. Sono una vostra vecchia cliente, dovrebbe trattarmi meglio.
Va bene signora, può fare come preferisce, ma meglio di così non saprei che altro fare. Queste sono le montature che si adattano, altrimenti bisogna fare le lenti nuove.
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