Mentre mi sposto, vedo uno dei loro mulettisti ridere sotto i baffi.
Quando passo, mi fa:
“Sei un vero vip adesso.”
E niente.
Scarico, saluto, vado via.
Penso che ogni tanto basta mettere una targhetta dorata su un pezzo di asfalto, e la gente si dimentica pure perché sta lì.
Io invece mi ricordo:
sto lì per lavorare.
E per portare la roba a chi crede che l’asfalto scelga la gente.
Alla prossima corsa!
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