A questo punto vi immaginerete una che prega tutti i giorni, mangia di magro in Quaresima e niente più, giusto? Ecco, lo pensava anche mio padre.
Invece di chiedere direttamente un certo tipo di carta, il tizio ne descrive le caratteristiche e lascia che sia mio padre, che dopo anni nel mestiere li sa a memoria, a raccomandare quello giusto. Fin qui tutto normale: si inserisce l’ordine, arrivederci e grazie.
Poi però arriva il corriere con le risme di carta e il cliente non c’è, a ricevere la consegna è la moglie, che scopre con orrore che il nome del prodotto, stampato a caratteri cubitali sui pacchi, è diablo, diavolo in spagnolo.
Si scatena, è proprio il caso di dirlo, l’inferno. La tipa si mette a strillare a pieni polmoni:
Come ti permetti?! Portalo via! Il diavolo in casa mia non ci entra! e altre simili piacevolezze.
Alla fine rifiuta la consegna e il corriere torna alla base con la coda tra le gambe.
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