“Ma io me dicu: ma possibbile che quiddentru nun ce sta nisciuno che me sa di ndo stannu sti cazzu de spagheddi?”
(Ma io mi chiedo: è mai possibile che qui dentro non ci sia nessuno che mi sappia dire dove si trovano questi mascalzoncelli ( non è proprio una traduzione corretta ) di spaghetti?)
Poi se ne esce con:
“Me se sta a fa prescia, fra pocu a mi moje je bolle l’ aqqua e si nun me sbrigo magnio stu cazzu . Me ne vo a pijalli da nandra parte.”
(Mi si sta facendo tardi, fra poco a mia moglie le bolle l’acqua e se non mi sbrigo mangio con il kaiser. Vado a comprarli da un altra parte.)
Io guardo il collega, lui guarda me…. nessuno dei due osa parlare, ma negli sguardi che ci lanciamo vediamo il buio delle nostre anime peccatrici che SANNO che per colpa loro il signore riceverà una bella cazziata dalla moglie per aver fatto tardi.
Quell’ anima pia cercava gli spaghetti da mangiare, in un negozio di bricolage, dove le cose più commestibile sono i semi degli ortaggi e la carta nelle confezioni delle lampadine.
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