Ora, siamo in Piemonte, non nel Sahara e sono le 9:30 del mattino. Fuori si sta più che bene, penso. Ma non devo esser stato l’unico ad aver fatto quel semplice ragionamento.
Ma cosa sta dicendo, signor xxx?! Fuori non ci sono 30 gradi. E se è arrivato prima, mi spiace per lei, ma non può comunque entrare. Abbiamo delle regole da rispettare! Primo: si rimetta la mascherina e poi, mi spiace, ma le devo chiedere di uscire.
Non una piega, anzi si guarda in giro, addita una signora e riparte alla carica: “E lei?!”
Lei aspetta il dermatologo. E metta la mascherina.
E lui? indicando me.
Lui deve aspettare l’effetto delle gocce per poi finire l’esame. La mascherina?
Ma se lui è fuori chi c’è dentro?! Perché se non c’è lui, allora vado io!
Vengo in questo centro da 20 anni, ormai chiamo tutti per nome, ma non ho mai la receptionist diventare di quel colore. Fortuna che al massimo i dottori qui non mancano.
BASTA! Ogni anno ne ha una nuova! E una volta ha dimenticato il portafoglio e devo rincorrerla e una se ne esce con ‘Eh, ma la concorrenza mi fa di meno, quest’anno mi ha già fatto cancellare 2 appuntamenti all’ultimo e adesso questo! Aspetti fuori o non aspetti proprio, faccia come crede!
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