Io inizio a spazientirmi: “Come le dicevo, c’è un po’ di confusione, e dove indica lei i tavoli sono tanti; può indic…”
Lui, sempre indicando nel mucchio: “Guardi, è quello dove è seduta mia moglie”.
Ovviamente in più di un tavolo era seduta una donna da sola.
Io, ormai ko, ma sempre col sorriso: “Allora, sono veramente contento per lei che sua moglie, molto amorevolmente, viene a pranzare qui con lei. Solo che c’è un piccolo problema, ovvero che io, non conoscendola, non ho la più pallida idea di chi sia sua moglie”.
Ah, si, effettivamente ha ragione. Mia moglie è quella signora con la maglietta nera e i capelli neri, e sul tavolo c’è il segnaposto numero x.
Io, che finalmente ho espiato le colpe di non so quale vita precedente: “Perfetto, la ringrazio”.
Lui mi segue e si accomoda al suo tavolo; perchè non lo ha fatto quando gliel’ho chiesto??
Si figuri, grazie a lei.