I restanti insulti, sempre trattenuti, vanno ai clienti che arrivano e non salutano neanche, pagano lanciando banconote spiegazzate sulla cassa, se sa una parola, senza uno sguardo.
Parlano solo nel momento in cui, osservando lo scontrino, notano qualcosa che non avevano previsto:
“Senti ma qui il prezzo è sbagliato, c’era scritto in offerta e costava XXX€!!”.
Tu gli fai notare che i prodotti da lui indicati sono in offerta con la tessera fedeltà e allora loro se ne vanno sbraitando che tu non gliel’hai chiesta o che lui la tessera non ce l’ha e che siamo dei ladri.
“Buona giornata anche a lei.”
Un’altra cosa.Non so voi come siate abituati, signore e signori, ma vi prego i sacchetti della frutta chiudeteli, che altrimenti il reparto casse diventa un terreno seminato di arance, mele, limoni e chissà cosa, ve lo chiedo per favore.
Concludo con i clienti più odiosi, quelli che al ” pagamento rifiutato” del pos, se ne escono con “solo da voi succede” e tu a denti stretti rispondi “mi dispiace, vuole riprovare?”
Ci sarebbe un capitolo a parte solo per i clienti e per i mille modi in cui tentano di usare il POS, ma questa è un’altra storia che magari racconterò più avanti. Fino ad allora, buona spesa e, vi prego, non siate come i clienti sopra elencati, salvate la giornata ad una cassiera.
8 Aprile, 2023 alle 12:20 pm
per la tua salute cambia lavoro. esempio monaca di clausura.