Passano diversi minuti, poi mi vedo la signora che si alza di colpo (facendo cadere la sedia, tanto per non farsi mancare niente), avvicinarsi minacciosa al bancone e, con sguardo accusatorio:
“Senti un po’, gioia, mi avevi detto che la bistecca era vegana. Quello schifo che ho sul piatto è un pezzo di cadavere!”
Io recupero l’ordine, leggendo lentamente per fare in modo che capisca che quella era esattamente la sua ordinazione
A questo punto arriva il marito.
“Finiscila! Sei stata tu a voler venire qui, hai ordinato tu la carne e adesso la mangi tutta! La signorina non ha sbagliato niente.”
Morale della storia: sono tornata a casa con una lauta mancia e il marito di questa tizia è diventato il mio nuovo mito.
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