Arrivo all’indirizzo di consegna e suono il citofono senza nome specificato dalla cliente. Dopo un po’, apre un uomo in ciabatte, canottiera e veste da camera.
“Salve, consegna per tizia.”
L’uomo non parla, fa solo un verso masticato con la bocca.
Consegno a lei?
Ancora mutismo e masticazione. Il disagio comincia a salire mentre questo mi squadra.
Ehm… sa dirmi almeno il piano, o se ho sbagliato citofono?
Stessa scena di prima. Faccio qualche passo indietro, lasciando che la porta si chiuda automaticamente. Lui preme il tasto per riaprirla, ma continua col suo atteggiamento disagiante. Decido di chiamare la cliente che non risponde. Il disagio sale non sapendo cosa cavolo stesse succedendo. Finalmente lei arriva a prendere il suo ordine, ringrazia anche. Nel frattempo sento il muto che comincia a dirle cose, non so se insulti o cosa, a bassa voce. Fuggo da lì il più velocemente possibile ed ancora oggi più ci penso, più non trovo un senso. Mi sento stile la gif del tizio che apre la bocca per parlare e poi la richiude.
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