Studio notarile.
Studio Notarile, ora
Citofona un cliente che ha appuntamento per un atto, rispondo e gli dico di salire al primo piano (abbiamo la targa all’ingresso del palazzo dove c’è scritto a che piano stiamo, ma 9 volte su 10 la gente non la vede).
Lui aggiunge: “Mi deve aprire anche il cancello carraio, devo entrare nel parcheggio clienti.”
Non è la prima volta che qualcuno ce lo chiede: stiamo in un palazzo che ha un cortile interno con i posti auto dei vari condomini e, anche se non c’è scritto da nessuna parte, a volte qualcuno si immagina che quello sia un fantomatico parcheggio clienti, manco fossimo un supermercato…
Rispondo: “Non è il parcheggio clienti.”
Eh, ma io vedo dei posti liberi, mi apra.
Mi spiace, ma non è possibile. Deve parcheggiare in strada.
Scazzatissimo, mi chiede: “E dove?”
Dove trova posto.
Si allontana dal citofono, anche se non riesco a leggere il labiale, capisco che sta smadonnando.
Dopo 10 minuti finalmente sale e purtroppo io sono ancora all’ingresso a finire un lavoro.
Chiede: “È lei che mi ha aperto?”
Sì.
Benissimo, devo proprio dirle una cosa: non esiste che non ci sia un parcheggio dei clienti.
Che lo dica a me, che qui ci lavoro e basta e non sono il capo, vorrei capire a che serve, ad ogni modo cerco di rabbonirlo: “Mi spiace, so che non è semplicissimo trovare parcheggio qui vicino, anche noi dobbiamo sempre parcheggiare lontano.”
Ma di quello che dovete fare voi non me ne frega niente, io pretendo il parcheggio clienti!
Pondero seriamente la defenestrazione, ma siamo solo a un primo piano basso, si procurerebbe solo qualche ammaccatura, troppo sbattimento per nulla, quindi mi limito dirgli: “Guardi, la zona dove siamo è fatta così e non dipende da noi. Anche se va in un ufficio in centro a Milano, il parcheggio clienti non esiste.”
Rimane a bocca aperta, profondamente offeso dal fatto che non mi sia prostrata ai suoi piedi chiedendo perdono per l’assenza del parcheggio.
In quel momento arriva il capo e quindi va a fare l’atto.
Quando esce, io sono nella mia stanza e lui si premura di far sapere alla mia collega alla reception che qui non ci verrà più perché non c’è parcheggio.
Attendiamo che ci farà causa per l’assenza del parcheggio, allora si rivolgerà a uno studio legale anch’esso senza parcheggio, al quale farà ulteriormente causa per l’assenza di parcheggio, rivolgendosi a un terzo studio legale anch’esso privo di parcheggio, al quale farà un’altra volta causa per l’assenza di parcheggio…
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