Pizzeria.
È un sabato sera e le chiamate sono tantissime, in quanto in TV c’è anche la partita del Napoli.
Durante una telefonata accade l’inverosimile.
Dall’altro lato della cornetta una voce maschile mi dice: “Vorrei ordinare delle pizze.”
Certo, mi dica! Anche se vorrei premetterle che l’attesa è di almeno un’ora e mezza. Le va bene?
Ma che sang staj ricenn! Ij aggià aspettà fin e diec e mezz p na pizz? Ma che cazz. Ma nun esist. […]
Senza sapere se ridere o rispondere seccato, mi meraviglio di me stesso e, pacatamente, rispondo: “Guardi, non so che dirle. È sabato, c’è anche la partita ed è normale che le richieste sono molte. Anche altri, come lei hanno chiamato.”
No, anzi, scusami per la volgarità… è che il Napoli non sta segnando e mi sto innervosendo.
Ehm, vabbè, comunque alla fine la vuole ordinare o no la pizza?
Sì.
Vista la reazione del ragazzo possiamo immaginare due scenari possibili.
Scenario numero 1:
Il Napoli vince.
Fattorino torna alla pizzeria con cento euro di mancia ed una bottiglia di spumante.
Scenario numero 2:
Il Napoli perde.
Fattorino disperso. Viene ritrovato poco dopo a vagabondare in evidente stato confusionale con una pizza sulla testa a guisa di copricapo.