Ristorante.
È sabato sera e, come al solito, il ristorante è pieno.
Ci troviamo in centro ad Amsterdam e, per il periodo invernale, attraverso TripAdvisor, offriamo il 30% di sconto a chi prenota online.
Fin qui tutto bene. Tranne che dopo aver mangiato antipasti, primi, secondi e dolce, una coppia (italiana, ma questa è un’altra storia) mi fa un cenno brusco di avvicinarmi al loro tavolo.
Ho appena chiuso un conto con lo sconto al tavolo vicino quindi mi sono già preparato in mente la canzoncina da ripetere.
Scusami, perché loro hanno lo sconto e noi no?
Rispondo, calmo e sorridente: “Perché hanno prenotato online su TripAdvisor.”
il marito incalza: “Sì, ma sono un sacco di soldi!”
Già non so più come rispondere.
Ma ancora non immagino cosa stia per succedere.
Vado via dal tavolo e continuo a lavorare.
Passano una decina di minuti e mi richiama l’uomo, sventolando in aria il telefono con fare trionfate: “Guarda: abbiamo prenotato. Ora ci spetta lo sconto!”
Guardo a occhi sbarrati lo schermo: “Signori… ma avete già mangiato. È già tutto nel computer. Non posso fare cambiamenti.”
L’uomo, evidentemente incazzato, ribatte: “Non è affar mio! Qui c’è scritto che ho il 30% di sconto, quindi lo DEVI applicare!”
Ma ha prenotato per le 21. Sono le 20:30 e il ristorante è pieno. Abbiamo già raggiunto la quota di prenotazioni, per oggi. Quindi, mi dispiace, ma non può ricevere lo sconto.
Finalmente interviene la moglie: “Sì, ma almeno offrirci due drink. Non è giusto che noi spendiamo più degli altri.”
Quasi non credo alle mie orecchie.
Rispondo, con una mezza risata isterica: “Signori, non capite che non è colpa nostra se voi prima di venire non avete prenotato online? Il primo risultato su internet dice ‘risparmia il 30% qui’. Noi paghiamo per questo servizio e offriamo alla clientela un vantaggio…”
SIETE DEI LADRI!!! L’uomo praticamente urla e, a questo punto, capisco (finalmente) con chi ho a che fare: “Va bene, scusi. Le faccio portare qualcosa di speciale.”
Mando la mia collega con due bicchieri di mirto e una selezione di formaggi (che, quando torno con il conto, mi elogia da grande sommelier come se nulla fosse successo…).
Morale della favola: una recensione su TripAdvisor, più lunga di questo racconto, accompagnata da foto allo scontrino e alla loro presunta prenotazione.