Pre-pandemia, avevamo una bacheca piena di giochi da tavolo: bastava lasciare un documento e noi dipendenti facevamo scegliere il gioco. Toccava a noi, perché diversi clienti avevano preso documenti altrui invece dei propri.
Nel fine settimana non venivano dati prima di mezzanotte visto l’afflusso di gente, c’era persino una luce verde/rossa che indicava la possibilità di prenderli.
Ebbene, come se non bastasse la gente che si lamentava perché a mezzanotte e un minuto non avevamo aperto la bacheca, una domenica si presenta lui: il classico cliente cafone che pensa di poter fare il proprio comodo.
Circa alle 23, tornando verso il bancone, lo vedo davanti alla bacheca mentre sta provando a forzare la serratura. Non guardava, stava proprio cercando di spaccare il lucchetto.
Al che lo richiamiamo, facendogli notare che in caso di danni avrebbe ripagato tutto e che comunque non erano ancora le 24.
Lui se ne esce con: “Ma ieri l’altro tuo collega mi ha aperto la bacheca in anticipo.”
Ci guardiamo, siamo in 4: io, l’altro cameriere e i due titolari.
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