La storia mi puzza, abbiamo prezzi nella media e solitamente controlliamo il conto con il cliente prima di pagare, mai avute occasioni in cui abbiamo fatto pagare qualcosa che non sia stato consumato. Intanto ricordo il tavolo in questione e cerco di rassicurare la cliente che deve trattarsi di un errore.
“Signora, se mi spiega cosa ha pagato in più, le offrirò certamente un rimborso”.
Apparentemente molto soddisfatta il tono muta in nonnina grata.
“Allora, abbiamo comprato 2 bottiglie di vino xy e ci avete fatto pagare 20£ l’una, ma il vino xy costa massimo 7£ a bottiglia”.
“Signora, ma il vino costa 7£ in offerta al supermercato se lo trova, questo è un ristorante e 20£ è assolutamente un prezzo onesto”.
Tono da bestia di satana: “Lo sapevo che siete dei ladri! Se il supermercato lo fa a 7£ io tanto voglio pagarlo!”
Provo a ragionare, è una signora anziana, forse ha solo bisogno di capire come funziona.
“Signora, il supermercato è parte di un gruppo internazionale che compra milioni di bottiglie e vende al dettaglio, dunque a prezzi molto bassi, noi siamo un piccolo ristorante familiare, se applicassimo gli stessi prezzi a malapena pagheremmo le tasse. Inoltre, quando le abbiamo presentato il conto due settimane fa, non ha protestato per niente”.