Gastronomia gluten free, ricordi, fiumi di parole.
Sabato mattina.
“Buongiorno, il medico mi ha detto di evitare, per un periodo, gli zuccheri raffinati. Fate dolci senza zucchero bianco?”
“Certo signora, facciamo dolci con lo sciroppo di acero, su ordinazione”.
“Che tipo di dolci?”
“Biscotti, muffin, ciambelloni, crostatine alle mele…”
“Ah, ok, vorrei ordinare dei biscotti”.
“Quando le occorrono?”
“Adesso, così li porto lunedì in ufficio. A proposito, quanto si mantengono? E quanto sono grandi? Perché io ne mangio al massimo 3 la mattina e non vorrei che poi fossero troppo secchi. Magari ne prendo pochi per provarli e poi la prossima volta, se si mantengono, ne prendo di più. Ma secondo lei per 3 giorni, calcolando 3 al giorno, quanti etti ne devo prendere? Ma a parte i biscotti, se prendo un muffin, equivale come peso a 3 biscotti? Sa, io in ufficio non mangio molto a metà mattina, non vorrei appesantirmi. E quanto li fa al kg? Oppure il prezzo è calcolato a numero?
Ma si sente molto la differenza con i biscotti normali?
“Qual era la prima domanda? Mi sono persa”.
“Se fate i biscotti senza latte e uova”.
“Ma non erano senza zucchero?”
“Sì, anche, ma soprattutto devo evitare i grassi di origine animale, ma il medico me li ha tolti solo per 3 mesi e poi devo rifare le analisi per vedere se i valori sono tornati nella norma. Allora, me li può preparare?”
“Signora, facciamo anche biscotti vegan, ma non ho mai provato a farli anche senza zucchero. Gli impasti senza glutine implicano già una difficoltà maggiore nel farli legare, e se togliamo troppi elementi non so quale sarà il risultato”.
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