Care amiche e amici,
Ricordate, in quella novella di qualche tempo fa, quella famigliola felice il cui “pvincipino” venne beccato al nobile ditino da una gallina ovaiola??
Orbene…
Mentre tutto giulivo sistemo qualche quintale di concime imitando Thor de Tafazzi’s (nel senso che mi sto martellando con il mitico Mjöllnir la sacca scrotale gonfia come non mai), sento una voce, a me sinistramente familiare, provenire da qualche recondita corsia del mio antro malefico.
Utilizzo l’orecchio bionico di Jaime Sommers e sintonizzo la frequenza.
Oh mio dio, è proprio lei…
Sento mammina che dice al piccolo serpente a sonagli:
“Tesovo, tesovo non fave così, lascia stave i giocattolini pev i canniolini”.
Immediatamente la spia d’emergenza si illumina e comprendo che il mio ritorno sul vostro pianeta dagli inferi del mio magazzino sia necessario per la sopravvivenza del vostro mondo.