Settembre 2019, piccolo B&B con tre stanze.
Comitiva di tedeschi che prenota 2 delle 3 camere: sono un prete e altri tre amici.
Facciamo il check-in dove spiego che in ogni camera hanno un frigo e ci possono mettere quello che vogliono, glielo faccio anche vedere e glielo accendo, poi ci salutiamo.
Rientro il pomeriggio e trovo la sala comune letteralmente invasa da bottiglie di birra (considerate che ogni camera è di 25 mt², quindi avevamo tutto lo spazio che volevano) e, colpo di scena, dal frigo IN COMUNE dove mettevamo l’acqua per tutti gli ospiti le bottiglie sono sparite per lasciare posto a: un vaso enorme di cetriolini sott’olio e una fetta di pane con sopra una fetta di salame ungherese. Non una confezione, non un panino, solo una fetta buttata là. Abbastanza perplessa, busso per far loro presente che ci sono altri ospiti e che la sala comune va lasciata libera nel rispetto di tutti. Li trovo praticamente ubriachi, ma si scusano e sgomberano la sala e il frigo. Già qui capisco che il soggiorno sarebbe stato lungo e difficoltoso, ma il bello doveva ancora arrivare.
Ore 24.
Prima di andare a dormire vado a controllare che sia tutto ok, apro la porta e: sorpresa! Manca il tavolo della sala comune. Un tavolo di 215×87 cm. Sparito. Ho seriamente pensato di stare sognando, non riuscivo a capacitarmi, anche perché quel tavolo mi serviva visto che la mattina successiva alle 7.30 lo dovevo apparecchiare per la colazione.
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