“Ora accendiamola e vediamo se riparte da sola.”
La ricollego alla corrente.
Silenzio.
Niente rumori. Niente stampe.
Perfetto. Mi giro verso la segretaria per dirle che è tutto a posto.
BIP.
Ci blocchiamo.
BIP. BIP.
La stampante riprende a stampare.
Panico. Il ragazzetto quasi sviene. Io, senza pensare, la stacco di nuovo al volo.
Ci guardiamo.
Poi, dal fondo dell’ufficio, un tizio in cravatta si schiarisce la voce e dice, molto serio:
“Forse dovremmo chiamare un esorcista.”
Scoppiano tutti a ridere.
Alla fine risolvo il problema: il ragazzo non solo aveva mandato in stampa centinaia di documenti, ma aveva anche impostato la stampante in modalità “recupero errori”, quindi ogni volta che si riaccendeva, continuava da dove era rimasta.
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