NEGOZIO PARRUCCHIERE: ORE 8.20
STO APRENDO IL NEGOZIO E DA DIETRO ARRIVA UNA SIGNORA CON IL SUO AMATO BARBONCINO IN BRACCIO.
“BUONGIORNO SIGNORA, MI DICA PURE…”.
“BUONGIORNO, VORREI FERMARMI PER UN TAGLIO SE É POSSIBILE…”.
“CERTO, LA FACCIO ASPETTARE SOLO UN PO’ CHE APRO E MI CAMBIO. APPENA ARRIVA LA MIA TITOLARE LE FACCIO LO SHAMPOO”.
“AH NO NO, NON È PER ME MA PER LEI”. INDICANDO IL CANE.
“NO SIGNORA, MI DISPIACE MA NON FACCIAMO TOELETTATURA… SE VUOLE QUALCHE METRO PIÙ AVANTI C’È UNA CLINICA VETERINARIA, PUÒ CHIEDERE LÌ…”.
LEI TUTTA INDISPETTITA MI GUARDA E DICE:
“NO SIGNORINA. LA MIA BAMBINA HA BISOGNO DEL PARRUCCHIERE NON DI UN VETERINARIO. CHIEDERÒ DA UN’ALTRA PARTE. ARRIVEDERCI!”.
E SE NE VA COSÌ…
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