Lavoro in un CUP sanitario.
Chiama una signora e, dopo avermi tenuta tre minuti e qualcosa a sorbirmi le sue lamentele su quanto medico X fosse troppo lontano e lei preferisse medico Y in un’altra nostra struttura, finalmente riesco a prendere la parola senza essere interrotta e le chiedo il numero della ricetta elettronica.
Passiamo altri 3/4 minuti con questa ricetta dato che la signora mi diceva numeri a caso perché “non ci vedeva bene al buio” (al che mi domando, le lampadine in casa le hai?): alla fine il sistema mi prende questa benedetta ricetta.
Tutto molto bello, se non fosse che per una visita da uno specialista (sottolineo, visita), la ricetta che mi appare sullo schermo è quella di una lastra.
Faccio notare alla signora (ridendo perché capitano personaggi con moltissime ricette e ci si può confondere) che non può pretendere di prenotare una visita con una ricetta di una lastra e la risposta mi ha tolto il fiato dai polmoni.
“Ah perché non è uguale? Voi avete detto che bastava una ricetta e io la ho.”
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