Lavoro in una nota catena di bricolage e i clienti, nonostante i vari decreti, in questo periodo si sono triplicati.

Non riesco a comprendere perché la gente non capisca e non riesca a seguire delle semplici “regole”.

  1. Non devi uscire a meno che non sia strettamente necessario
    Venire ad acquistare l’idropittura per la camera dei bambini perché il colore non è più di moda, non è strettamente necessario.
    Non è sicuro che potrai ricevere il bbq per Pasquetta, visto che non rientra negli articoli di prima necessità? Non mi rispondere “Eh ma come BEN SAI è Pasquetta e io volevo almeno fare una grigliata con gli amici”
    Può anche darsi che tu abiti con tutti i tuoi amici e abbiate un giardino, non posso certo saperlo, ma se per Pasqua non riesci ad avere un articolo che lo Stato non reputa bene primario, non te la prendere. Abbi pazienza e rimanda la grigliata di qualche giorno, tanto non ne usciremo sicuramente per lunedì.
  2. Se vieni da noi, dovrai cercare di servirti da solo per questo periodo di emergenza sanitaria, visto che anche il personale è ridotto
    Non ti devi inc***are se pretendi di esser servito e devi aspettare qualche minuto (attesa che non supera mai in linea di massima i 10 minuti), per poi fare richieste tipo “Ma secondo lei questo scopino del wc starebbe bene nel mio bagno?” (Purtroppo le richieste sono queste e non sto scherzando)
    Sei uscito di casa? Sei venuto ad acquistare cose che sai benissimo che se non le compri ora, non muore nessuno? Sì. Ok, allora puoi anche aspettare.
  3. L’acquisto dei beni primari è permesso per una persona per nucleo familiare (ad eccezione dei disabili, anziani con badante e minorenni che non possono stare in casa da soli)
    Se arrivate a braccetto e vi si dice che assieme non potete entrare, non rispondete “Eh, ma entriamo separati” o “Ma noi non siamo assieme” se poi appena siete dentro entrambi, fate la spesa appiccicati manco foste una cosa sola.

Se ci sono delle regole, anche se alcune un po’ idiote (vedi obbligo mascherine, ma in giro non ce ne sono più o comunque servono a poco), vanno seguite.
Altrimenti non ne usciamo più.
Sì, ho paura di esser contagiata, ho paura di contagiare i miei cari, ho paura di parecchie cose in questo momento, ma vado comunque a lavorare perché so che effettivamente vendiamo beni primari.