Lavoro in un piccolo ristorante che a pranzo offre un pasto a prezzo fisso (11€), il quale comprende un primo, un secondo, un contorno (tutti e tre a libera scelta), acqua e caffè.
Si accomoda un cliente e gli consegno il menù, dopo qualche minuto mi presento per l’ordine, ma mi dice di non aver capito come funziona il pasto a prezzo fisso (descritto nel primo foglio).
Nessun problema, glielo spiego, ma siccome lo vedo indeciso mi congedo per un paio di minuti onde poter gestire il resto della sala piena.
Torno di nuovo e quando gli chiedo se abbia deciso mi risponde:
“Mah non so, allora… i gusci no…”.
Non capisco, ma non dico niente, c’è un gran brusio in sala, magari ho capito male.
Il cliente prosegue:
“I cereali no perché li ho mangiato a colazione… I latticini non mi piacciono… I semi poi mi si incastrano tra i denti…”.
Chiude il menù.
“Ma non si può avere una bistecca?”.
Sono perplesso e rispondo:
“S-Sì… Abbiamo proprio la bistecca sul menù ogg… Ma cosa sta leggendo?”.
Stava leggendo gli allergeni.
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