Durante il fine settimana c’è una mole di bambini notevole, ergo non riusciamo a ricordarci i nomi di tutti quelli che entrano.
Arriva una mamma, un sabato pomeriggio, per ritirare sua figlia: “Salve, sono la mamma di MariaGiulia”
Panico, non ricordo chi sia MariaGiulia.
Inizio a urlare il suo nome, sperando che mi senta e veda sua madre. Nulla.
“Ah, è una bimba biondina” esclama lei.
Panico, ci sono diverse bimbe, ma l’unica bimba bionda si chiama Alice, non MariaGiulia.
Iniziamo a cercarla dappertutto, ci sembra assurdo che sia scappata. Finché la mia collega nota una bimba intenta a giocare con la cucina. Quest’ultima si trova dietro a un armadietto che copre un po’ la visuale dall’esterno.
“Sei tu MariaGiulia?” chiede.
“Sì” risponde lei.
È castana.
Castana scura.
Se non quasi nera.
Guardiamo la madre con gli occhi sgranati: “Signora, ma sua figlia non è bionda.”
“Eh vabbè, ma da piccolina lo era.”
Ah beh.
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