Due anni fa lavoravo come cameriere in una piccola pizzeria del mio paese. Sabato sera, 20:30, praticamente orario di punta. Il sabato e la domenica, oltre a servire i clienti, aiutavo anche la pizzaiola a condire le pizze. 20:30, chiama un signore che chiede un tavolo per 5 per le 20:45. La cosa, per me, non era possibile, dato che c’era il pienone, però in modo molto opinabile il mio titolare è riuscito a trovare un tavolo per questo signore. Alle 21:15, con 30 minuti di ritardo, il signore si presenta con la famiglia, lo accolgo con un “Buonasera” (da loro non ricambiato), li accompagno al tavolo e lascio loro i menù. Lui, da vero alpha, respinge i menù, dicendo di essere già pronti per ordinare. Gentilmente, spiego che ci sono altri clienti prima di loro e che appena possibile sarei andato da loro per servirli. Dopo CINQUE MINUTI CONTATI, lui si alza in piedi e urla: “È UNA VERGOGNA!”
Al che io mi precipito al tavolo e chiedo cosa non andasse. La sua risposta:
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