Torna, nel frattempo riesco e montare una poker face e la vedo tutta soddisfatta:
“Ora lo senti?”
Non sapendo come fare in quella situazione surreale, trattengo platealmente il respiro e piego proprio la testa come se avessi le orecchie direzionali…
Mentre cerco un modo per dirle che ha delle fottutissime allucinazioni uditive, lo sento: un rumore bassissimo, appena percettibile, di una ventola.
Giuro, tiro un sospiro di sollievo, NON SONO IN UNA CASA DI PAZZI.
La guardo sinceramente sollevato e le dico.

“Ah si, ecco. Ora lo sento. Ma non mi sembra venire da fuori. Scusi, ma non viene da di là?”
Indico il fondo della casa e lei ascolta un attimo, poi mi guarda e tutta contenta mi fa “Ah aspetta”, sparisce in quella direzione e torna dopo pochi secondi.

“Lo senti ancora?”
Effettivamente non sentivo più nulla.
“Era la ventola del PC! Ora l’ho spento!”

“Adesso il rumore fuori lo senti?”

Comunque prima di andarmene le ho suggerito di non chiamare nessuno, perché non c’erano sicuramente gli estremi, e la conversazione si concluse, degnamente, così:

“Eh, forse siamo noi abituati ad un silenzio più da campagna.”
“Ah, prima vivevate in campagna?”
Non che la cosa giustificasse, ma almeno ridimensionava un po’ la cosa: il silenzio totale, la mancanza di vicini…
Lei mi guarda negli occhi, mi sorride e mi risponde, candida e totalmente no sense:
“No.”