“Siamo anche noi in prima linea”, dice Maria Di Giovanni, cassiera dell’Auchan-Conad di Mestre.

La sua è una denuncia a piene mani, visto che ogni giorno si ritrova ad assistere a scene di ordinario egoismo da parte della clientela che si reca a fare la spesa al supermercato. Non una denuncia ai normali avventori, la sua, bensì una chiara condanna ai “furbetti” che si presentano all’ingresso anche per due volte al giorno, e talvolta con atteggiamenti insensibili e arroganti nei confronti del personale della sicurezza.


Ciò che accade, in sostanza, è che certi avventori arrivano in coppia o con i figli. Niente di male, se non fosse che alcuni non comprendono che in questo periodo storico e di emergenza non è consigliato scambiare i reparti del supermercato per la Via Montenapoleone di Milano nella quale osservare le vetrine e far scorrazzare i ragazzini. “Alcuni arrivano col cane”, aggiunge Maria, e fa anche l’esempio delle coppie che pretendono di entrare insieme al supermercato e affrontano con ignoranza il personale della sicurezza che indica loro l’ordinanza esposta in caratteri rossi.

Per di più alcuni si presentano senza mascherina mentre il personale del supermercato porta i segni sul viso di tutte le precauzioni rese obbligatorie dal DPCM. “Chiudere la domenica per noi è come metterci in salvo almeno per un giorno”, dice Maria disperata, e aggiunge di assistere a scene in cui alcune persone entrano al supermercato anche solo per acquistare una padella o una tuta, facendosi beffe del prossimo e del rischio che stiamo correndo ogni giorno.
Che dire, dunque, a tutti i clienti che scambiano il supermercato per un parco giochi o che credono che il DPCM sia un capriccio dei commessi? Maria risponde: “Mettere giudizio, non credersi supereroi, rispettare le regole e il buon senso”.