Tesoooooovoooooo dove sei? Dai che dobbiamo andave!
Il piccolo unno continua le sue scorribande, poi si blocca di colpo davanti alla parete espositiva.
Inizia a prendere le bustine…
Le mie bustine…
Quelle sistemate con certosina pazienza per ore ed ore ed inizia a lanciarle ovunque.
Come il Minotauro fumante, mi pianto dietro il piccolo Attila.
Con una voce soavemente simile a quella di Satana in persona, gli dico:
Puoi gentilmente smettere di lanciare le bustine?
Altrimenti che fai? Risponde, con quel tono strafottente che farebbe imbestialire pure Madre Teresa di Calcutta.
Mamma, il signore mi sgrida! urla.
Arriva miss mamma dell’anno:
Come ti pevmetti di sgvidare mio figlio? Che savanno mai quelle bustine pev tevva, sei pagato pev mettvle a posto, no?
La mia statura inizia ad aumentare, la muscolatura a lacerare la maglietta e la mia pelle inizia a diventare verdastra.
Nel mentre il figlio con un calcio, butta le bustine sotto la scansia.
Lei lo guarda e non dice nulla.
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