Dai andiamo tesovo, in questo posto non sanno tvattave i clienti.
La tentazione di rispondere” “Guardi i clienti li sappiamo trattare, è con le teste di c***o che abbiamo problemi” è stata fortissima ma la mia buona educazione ha prevalso ancora una volta.
Mentre li guardo allontanarsi, sperando che il cancello magico bissi la craniata cosmica della volta scorsa, vedo che il piccolo s***o lancia in aria le macchinine.
Visto che abbiamo i ventilatori accesi, sto per dire qualcosa quando, pem! Una delle macchinine viene colpita dalla pala e vola fuori della porta d’ingresso, finendo in mezzo alla strada.
Immaginate la scena al rallentatore.
La pala che colpisce la macchinina, quest’ultima che vola via, lo sguardo del bambino che da ghigno satanico si trasforma in maschera della tragedia del teatro greco, Hummer sammarinese che passa a tutto gas e trita col suo gommone la macchinina.
Il piccolo anticristo che inizia ad ululare come una sirena dell’allarme antiaereo.
Mammina disperata.
Io che inizio a ridere come un matto.
E anche stavolta il Karma ha colpito.
Alla prossima (dis)avventura.
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