Loro con tutta calma ordinano e cercano pure di intavolare un discorso, mentre io cerco di essere sbrigativa, ma comunque cordiale.
Al che lei con aria compassionevole ed indignata per la mia faccia stravolta, si guarda in giro e se ne esce con: “Ma cosa ci fa tutta questa gente qui, in un giorno di festa? Ma non ce l’hanno una casa? Ma non si vergognano?”
Giuro che ci ho provato a trattenermi e soprassedere, ma mi è proprio uscito dal cuore.
“Signora cosa vuole che ci facciano, lo stesso che sta facendo lei.”